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un design democratico e una grande community di acquirenti e appassionati: questo l'obiettivo, pienamente centrato, dei soci fondatori di Made.com, azienda nata nel 2010 con sede a Londra, che produce mobili e complementi di design rivendendoli solo attraverso il web. Il successo di Made.com, che partito dal Regno Unito per estendersi poi in Francia e in Italia, raccontato dai numeri: 150 dipendenti (da una a due persone assunte ogni settimana), un milione di visitatori unici al mese e 350.000 clienti nei tre Paesi coinvolti, una crescita del 100% anno su anno dalla data di fondazione, e qualche decina di milioni di sterline come fatturato 2013.
Gli arredi proposti da Made.com sono caratterizzati da alta qualit e design contemporaneo, giovane e attuale; sono prodotti in diversi luoghi del mondo, quindi spediti e consegnati direttamente all'acquirente, abbattendo i costi di eventuali intermediari. Il rapporto diretto e virtuale con i clienti, che possono orientare le scelte di produzione, commentare, sostenere determinati prodotti o designer, alla base della filosofia di Made.com; un rapporto che l'azienda ha deciso di far crescere e sfruttare ulteriormente creando la nuova community Unboxed, lanciata nei giorni scorsi. Si tratta di una piattaforma online che connette i clienti iscritti alla community con i visitatori, mettendo in rete le case e le stanze in cui hanno trovato spazio gli arredi firmati Made.com. I visitatori possono effettuare la ricerca per codice postale o per prodotto, per vedere chi ha acquistato lo stesso arredo nella zona, contattarlo virtualmente o anche fare direttamente una visita per vedere e commentare gli arredi collocati in casa. In questo modo i clienti stessi diventano promoter e le case si trasformano in showroom, attuando, attraverso il passaparola, il miglior marketing possibile.
L'idea nasce dall'esperimento che i soci fondatori di Made.com hanno messo in atto lo scorso aprile durante il Salone del Mobile a Milano: "Abbiamo testato l'idea al FuoriSalone, lo scorso aprile, utilizzando quattro appartamenti dei nostri clienti come spazi espositivi per presentare le nostre nuove collezioni. La risposta stata travolgente.", spiega Chloe Macintosh, co-fondatrice e direttore creativo di Made.com, "La gente non solo vuole vedere i prodotti in una vera e propria situazione di vita, ma pi che mai affascinata da come gli altri hanno arredato le loro case; Unboxed sfrutta perfettamente questo nuovo boom del voyerismo immobiliare". Per Unboxed stato coniato il termine ‘property porn', che sintetizza il desiderio spesso nascosto, ma non troppo, di curiosare nelle case altrui. Il fenomeno stato confermato da un sondaggio che la stessa Made.com ha commissionato (ricerca condotta da TNS), da cui risulta che pi della met degli intervistati ammette di guardare nelle finestre delle case altrui mentre cammina, e che su 100 persone una su 20 ha utilizzato un binocolo o una macchina fotografica per guardare dentro casa di un vicino. Ma il sondaggio conferma anche che il 45% di noi darebbe il benvenuto a un vicino per fargli dare un'occhiata al suo arredamento.
Gi al suo primo giorno di vita, Unboxed si presenta con quasi 100 sostenitori del brand, ognuno con la propria pagina profilo, dove appaiono le foto della sua casa in alta risoluzione. Ogni cliente Made.com invitato a partecipare, e tutti gli altri visitatori, comunque, a sbirciare. I fondatori di Made.com – oltre a Chloe Macintosh, Ning Li e Julien Callede - sono convinti che questo nuovo metodo sia il pi efficace sistema virale di comunicazione a favore del loro brand.

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TAGS:Architettura | Chloe Macintosh | Gran Bretagna | Italia | Julien Callede | Ning Li | TNS

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