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Una tendenza, questa, che se negli anni passati si divideva equamente tra ceto medio e upper class, ora tira verso il lusso.

A dimostrazione della crescente tendenza all'acquisto della seconda casa all'estero, nel solo primo semestre di quest'anno le famiglie italiane hanno acquistato ben 22mila immobili oltrefrontiera, con un incremento dell'11,5% rispetto all'anno precedente. Secondo Scenari Immobiliari, che monitora ormai da anni questo comparto del mercato, la tendenza in crescita, e si prevede che il 2014 si concluder con circa 45mila acquisti. Nel complesso, il 2014 si dovrebbe chiudere con un investimento complessivo superiore a 5,5 miliardi di euro.

Ma dove comprano gli italiani? Ovviamente la possibilit di scelta ampia, ma possiamo dividere il campo tra gli acquisti nelle mete "classiche" e quelli nelle localit emerse negli ultimi anni. Circa il 45% di chi compra nelle localit come New York, Miami, Londra e Berlino lo fa per investimento – spiega Paola Gianasso responsabile dei mercati esteri per Scenari Immobiliari – considerando che in queste piazze anche il mercato delle locazioni molto vivace e pu quindi dare buone soddisfazioni agli investitori. I rendimenti medi lordi di Londra possono variare, secondo Scenari Immobiliari, dal 2,4 al 3,6%, a cui va aggiunto, in prospettiva, l'apprezzamento in conto capitale. Pi alti i rendimenti a Berlino, dove – anche grazie a una normativa snella sul fronte degli affitti – i rendimenti variano dal 3,7 al 5,1 per cento. Londra continua comunque a essere la citt pi richiesta – continua Paola Gianasso – perch arabi, russi ma anche molti italiani comprano, in contanti, immobili milionari. vero che i prezzi sono aumentati nell'ultimo anno e mezzo e che nei quartieri pi interessanti sono cresciuti anche del 10% in pochi mesi, ma le previsioni sono di ulteriori incrementi del 20% nei prossimi tre anni.
La domanda cos vivace rispetto all'offerta, che Londra si presenta come una vera e propria cassaforte. Anche perch il Governo attento a evitare i fattori che potrebbero – come molti temono – far scoppiare una bolla immobiliare: da ultimo il provvedimento di fine giugno che tende a limitare l'erogazione di mutui.

New York un discorso analogo a quello di Londra. Dopo aver ridimensionato gli acquisti negli Stati Uniti, gli italiani ora ricomprano in modo massiccio a New York e Miami, dice Paola Gianasso. Con la particolarit che a Miami ormai il 70% degli acquisti viene pagato in contanti. E se a New York i costi condominiali sono decisamente molto elevati e vanno attentamente valutati, se si vuole comprare una casa a Miami occorre mettere in conto anche i costi assicurativi, per il rischio uragani: circa l'1% annuo del valore dell'immobile se ne va direttamente nelle casse delle compagnie assicurative. E la Spagna, dove gli italiani erano – fino a prima della crisi – i maggiori aquirenti? In questo momento non certo considerata una cassaforte – continua Gianasso – ma una delle piazze pi interessanti. vero che i prezzi continuano a scendere, ma ormai si vicini al fondo e non potranno che rimbalzare. Cos che, soprattutto a Madrid e Barcellona, si possono fare veri e propri affari in controtendenza. L'invenduto resta alto: se un anno fa c'erano circa un milione di case sul mercato, ora se ne calcolano circa 750mila. Il che consente, con un po' di pazienza e contrattazione, di acquistare anche con il 50% di sconto rispetto a pochi anni fa. Tra l'altro Barcellona molto interessante anche per il settore delle residenze universitarie – dice la Gianasso – perch la citt si specializzata, tanto da avere oltre 550 master, di cui molti nel settore imprenditoriale.

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TAGS:Barcellona | Berlino | Domanda interna | Londra | Spagna | Stati Uniti d'America

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